giovedì 12 luglio 2012
Riassunto capitolo 8 Promessi sposi
Don Abbondio , ancora convalescente per la febbre causata dalla paura, trascorre il tempo dedicandosi alla lettura quando Perpetua lo interrompe dicendo che c'è Tonio alla porta con l intenzione di pagare il suo vecchio debito. Don Abbondio abbandona le letture in
cui era immerso e autorizza Perpetua a far salire Tonio.Scesa in strada, Perpetua incontra Agnese che, fingendo di passare di
lì per caso, la coinvolge in una conversazione a proposito di alcune maldicenze sul suo conto. Tonio e Gervaso accedono allo
studio del curato, mentre Renzo e Lucia, approfittando della distrazione di Perpetua, raggiungono il pianerottolo della
canonica. Tonio salda il suo debito. Renzo riesce a dire la formula del matrimonio, ma Lucia non ci riesce perchè il curato le scaraventa addosso il tappeto del tavolino.La confusione diventa generale: Don Abbondio chiede aiuto dalla finestra. Ambrogio, il
sacrestano, suona allora le campane per richiamare gente. I rintocchi svegliano l'intero paese. La gente scende in strada.I
tre bravi che erano all'osteria, escono per una ricognizione; poi chiamano i compagni appostati al casolare per il rapimento
di Lucia.
Agli ordini del Griso, il gruppo dei bravi penetra in casa della ragazza, ma non trova la vittima predestinata.
Menico, di ritorno dal convento, entra in casa di Lucia ma appena entrato il ragazzo viene afferrato dai bravi. Spaventati
dal suono delle campane questi lasciano andare Menico e fuggono.
Agnese continua a distrarre Perpetua, ma, sentite le grida di don Abbondio e i rintocchi, le due
donne corrono verso la canonica. Renzo e Lucia si ricongiungono con Agnese e vengono raggiunti da Menico, che dice loro di
fuggire verso il convento e li segue per un tratto. Intanto la gente si raduna in piazza e si reca da don Abbondio. Visto che
quest'ultimo non è più in pericolo, la folla si sposta alla casa di Lucia e scopre che le due donne sono sparite. Dopo qualche
progetto di inseguimento dei presunti rapitori, corre voce che le donne siano salve e tutti si ritirano. Renzo, Lucia, Agnese si sono intanto allontanati attraverso i
campi, accompagnati da Menico che, raccontata la sua avventura, viene poi rimandato a casa.
I tre fuggitivi giungono al
convento di Pescarenico. Dopo aver vinto le resistenze di fra Fazio, il sacrestano, fra Cristoforo li fa entrare nella chiesa
del convento ed illustra i piani di fuga che ha predisposto per loro. Dopo aver pregato per don Rodrigo, i tre lasciano il
convento e si dirigono verso il lago.
Raggiunto il lago, i tre salgono su una barca.
Lucia
piange segretamente e dà l'addio ai monti e ai luoghi nativi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento