giovedì 12 luglio 2012
Riassunto capitolo 5 Promessi sposi
Fra Cristoforo opera per rimuovere le ingiustizie e per difendere gli oppressi.Il frate,
giunto alla casa di Lucia e Agnese, viene accolto con gioia dalle due donne e viene informato del mancato
matrimonio. Esaminata la situazione
decide di andare a parlare con don Rodrigo per distoglierlo dal suo proposito.
Intanto Arriva anche Renzo, il quale rivela di aver
tentato invano di organizzare un agguato contro il signorotto e per i suoi propositi di vendetta viene rimproverato dal frate che decide di incamminarsi verso il palazzotto di don Rodrigo. Nel palazzotto stesso e nel villaggio sottostante tutto appare segnato da un
clima di violenza e di malvagità: ovunque si vedono armi e neppure sui volti dei bambini e dei vecchi si riesce a scorgere
l'innocenza.
Dopo aver parlato con due bravi e con un servitore, molto sorpreso di vederlo lì, fra Cristoforo viene
introdotto nella stanza da pranzo.
Attorno al tavolo, alcuni personaggi (don Rodrigo, il Podestà, il conte Attilio, Azzecca
- Garbugli e altri) discutono animatamente su una questione di cavalleria.
Il frate è chiamato ad esprimere un giudizio,
ma la sua sentenza, che invita alla pace e alla carità, viene scambiata per una battuta di spirito; il frate stesso è schernito
da don Rodrigo che gli ricorda il suo passato mondano.
La disputa cambia tema e volge poi sulla guerra per il ducato di
Mantova e sulle relative manovre politiche di Spagna, Francia, Germania e Papato. In questa circostanza il Podestà si spaccia
per un fine conoscitore dei maneggi politici. Il narratore informa poi il lettore circa quella guerra, nata per la successione
al ducato di Mantova, che vede opporsi il duca di Nevers, sostenuto dalla Francia e dal papato, e Ferrante Gonzaga principe di
Guastalla, appoggiato dalla Spagna e dal duca di Savoia. Le discussioni vengono abbandonate per un attimo per lasciare posto a
un brindisi, ma subito riprendono sul tema della carestia, evocato da Azzecca - Garbugli in un suo elogio al vino. La colpa
della penuria di cibo viene attribuita ai fornai che farebbero incetta di grano per alzarne il prezzo.
È don Rodrigo a porre
fine al dibattito congedando i commensali e conducendo infine fra Cristoforo in un altra stanza.
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