lunedì 23 luglio 2012

Riassunto capitolo 17 Promessi sposi

Uscito dall'osteria di Gorgonzola, Renzo prosegue il suo cammino al buio, senza sapere dove andare e soprattutto impaurito per tutte quelle vicende. Durante il tragitto, i suoi pensieri vanno al mercante e al suo resoconto distorto e calunnioso. Dopo aver oltrepassato alcuni paesi ed aver scartato l'ipotesi di chiedere ospitalità, Renzo si inoltra in una zona non coltivata e poi in un bosco. Qui viene colto da un oscuro timore, ma, proprio quando sta per tornare sui suoi passi, sente il rumore de fiume Adda e si precipita verso il fiume. Non potendo attraversarlo, né potendo passare la notte all'aperto, a causa del freddo, Renzo si rifugia in una capanna abbandonata. Dopo aver recitato le preghiere della sera, il giovane tenta di addormentarsi, ma alla sua mente si affacciano ricordi dolorosi. Verso le sei del mattino successivo, Renzo, sullo sfondo di una magnifica aurora, riprende il cammino verso l'Adda. Traghettato da un pescatore passa sulla sponda bergamasca del fiume;Renzo si ferma un momento a guardare la riva che ha appena lasciato, è prima contento per essere riuscito ad abbandonarla, ma poi ripensa a ciò che lascia, sospira e si abbandona al volere di Dio. Si incammina infine verso la città dove abita il cugino, chiedendo lungo la strada indicazioni senza farsi più alcuno scrupolo. Da qui, il giovane procede a piedi verso il paese del cugino. Renzo pranza ad un'osteria e terminato il pasto, dona le ultime monete che gli sono rimaste a una famiglia ridotta, dalla fame, a mendicare; l'episodio gli offre lo spunto per alcune riflessioni sulla Provvidenza. Giunto nel paese di Bortolo, Renzo si reca subito al filatoio ed incontra il cugino, che lo accoglie festosamente e si dichiara subito disposto ad aiutarlo, sebbene i tempi non siano proprio floridi. Bortolo racconta al giovane come sia stato affrontato politicamente il problema della carenza di grano nel bergamasco e lo avverte infine che i milanesi vengono chiamati 'baggiani' da quelle parti, e che se si vuole vivere lì e necessario accettare in silenzio quel titolo.
Renzo viene quindi presentato al padrone del filatoio e assunto come lavorante. Fu veramente una fortuna per il giovane, dal momento che non potrà più fare affidamento sui suoi averi lasciati in paese. 

Nessun commento:

Posta un commento