mercoledì 1 agosto 2012

Riassunto capitolo 29 Promessi sposi

Don Abbondio, ricevuta notizia dell'arrivo delll' armata e delle conseguenze del loro passaggio, è spaventatissimo. Il religioso è risoluto a scappare prima di tutti, ma non sa dove. Totalmente sopraffatto dal panico, l'uomo segue per casa Perpetua cercando consiglio, ma la donna, preoccupata anch'essa, è troppo impegnata a mettere in salvo gli averi, nascondendoli per la casa o per l'orto, e quindi lo evita; si affaccia anche alla finestra per chiedere piagnucolando aiuto alla gente in fuga, ma tutti sono concentrati sui propri problemi personali e nessun gli presta attenzione.
Agnese nel frattempo, decisa anch'essa a lasciare subito il paese, ma non di seguire l'altra gente, temendo che il denaro che ancora le rimaneva dalla donazione dell'Innominato potessero darle problemi, decide di trovare rifugio nel castello dell' Innominato, e per fare ciò è intenzionata a prendere Don Abbondio come guida. La donna si reca alla casa del curato, la sua proposta viene subito accettata da Perpetua, ed i tre, nonostante i dubbi del religioso, si mettono subito in viaggio. L'ultimo saluto di don Abbondio alla sua chiesa esprime tutto il suo egoismo "al popolo tocca a custodirla, che serve a loro". Giunti nel paese del sarto, i tre personaggi si fermano a pranzare nella casa dell'uomo che tenta di rassicurarli. Dopo pranzo, il sarto fa chiamare infine una baroccio ed i tre riprendono il loro viaggio verso il castello.
Dal giorno dell'incontro con il cardinale Federigo Borromeo, la vita dell'Innominato ha effettivamente subito un cambiamento netto e l'uomo ha iniziato ad occuparsi solo di opere di bene. L'uomo ha mantenuto tutta la sua sicurezza ed il suo orgoglio, ed alle altre persone, adesso che gira per le strade senza armi, dà ancora più l'idea di non curarsi di alcun pericolo. Ha per questo il rispetto, la venerazione e l'ammirazione di tutti.
 Proprio per questo l'Innominato, ricevute le prime richieste di protezione e provando gioia nel vedere che il suo castello veniva scelto per quello scopo da coloro che prima lo temevano, fa spargere la voce della sua disponibilità ad accogliere gente. Nel castello vengono così preparati letti e immagazzinate vivande per ospitare il maggior numero possibile di persone. I suoi servitori vengono ora armati con il solo scopo di difendere gli ospiti contro possibili attacchi portati da Lanzichenecchi o cappelletti.

Nessun commento:

Posta un commento